Celeseo incontra i saveriani
Mercoledì 18 aprile, due saveriani, p. Oliviero e p. Franco, hanno condiviso la loro esperienza con un bel gruppo di persone di Celeseo (Vigonovo), tra cui 10 giovani. Dopo aver pregato insieme il Rosario missionario, è iniziata la testimonianza che veniva dall’Africa: Congo e Camerun (p. Oliviero), Sierra Leone (p. Franco).
Ci siamo chiesti che cosa significa essere missionari: aiutare gli altri, prendendo iniziative; partire fisicamente e con il cuore; condividere il vangelo come offerta di vita e speranza. “Da dove si parte?”… naturalmente da una forte vocazione di aiutare il prossimo e di essere povero tra i poveri, dai genitori e dalla loro educazione. Se il tuo desiderio di partire è grande, loro ti seguono e ti sostengono, allargando i propri orizzonti attraverso esperienze, valori umani e l’educazione ricevuta. Come essere missionario? Bisogna entrare a far parte della gente, della loro realtà, tramite la conoscenza di usi e costumi. E quindi è necessario imparare bene la lingua. Bisogna camminare sulla medesima strada.
Tutto questo è stato “condito” con episodi e aneddoti dei missionari che ci hanno trasportato in Africa. Poi, sono iniziate le domande. “Sono un cristiano impotente davanti a certe tragedie nel mondo, cosa si può fare per combatterle?”. È importante essere uniti e lottare insieme. Naturalmente bisogna essere coerenti. Non si è cristiani solo in chiesa, ma anche nella vita di tutti i giorni. “Vi sentite parte della chiesa o spettatori?”. Siamo spettatori, se facciamo solo le cose perché bisogna farle; siamo parte della chiesa, se ci prendiamo le nostre responsabilità. È importante conoscere quello che succede nel mondo e vedere le cose belle che ci sono.
L’incontro è terminato con un canto africano, in swahili, “Bwana anakuita” (il Signore ti chiama) e il Padre nostro. È stato bello stare e condividere un po’ quello che i missionari hanno vissuto. Ci hanno invitato a cominciare a vivere esperienze di condivisione per poi, chissà, partire per la missione.