Quando i poveri danno fastidio...
Padre Daniele Targa si trova, da oltre due anni, nella missione saveriana in Bangladesh. Ha imparato bene la lingua bengalese ed è in grado di muovere i primi passi. Ha scritto una bella lettera ai genitori e agli amici, raccontando le sue esperienze. I suoi genitori, assieme a quelli del compianto padre Marco Mattiazzi, ucciso da un camion della polizia di frontiera nel 1998, sono recentemente stati in Bangladesh, per una visita.
Sono passati due anni. Posso dire che sono volati via: mi sembra di essere appena arrivato. Sono ancora tante le cose da imparare. Con questo ritmo , mi ci vorrà un'intera vita.
Il cuore in Bangladesh, la testa in Italia
Il cuore è qui, così pure la volontà . Ma la testa, nel modo di ragionare, di pensare e di parlare è ancora in Italia. Ho fiducia che, con il tempo, tutto andrà per il verso giusto , anche perché il Signore mi ha chiamato in questa terra a portare il suo messaggio. Lui mi guiderà.
Noi tutti siamo una strumento musicale, così pure voi, e Dio è il direttore d'orchestra. Egli ci sta aiutando a suonare una sinfonia, secondo i suoi gusti. Non dobbiamo far altro che obbedire ai suoi comandi e riprendere velocemente, nonostante gli sbagli.
Poveri e zanzare, tutto l'anno
Stare accanto ai poveri non è facile. D' altronde, Gesù ci aveva avvisato che i poveri saranno sempre con noi. A volte, sono come le zanzare. In Bangladesh ce ne sono tante, per 12 mesi all'anno! Anche i poveri continuano a darti fastidio, fin quando non sono riusciti a chiederti, a prenderti quella piccola goccia di sangue, quel poco per tirare avanti ... All' inizio ti fa un po' di prurito; ma poi tutto passa.
Stiamo facendo molto per stare vicino ai nostri poveri, soprattutto in caso di malattia. Cerchiamo di dare anche quell'affetto sincero, per essere una comunità nella fede. Per questo, vi ringrazio di vero cuore per tutto quello che avete fatto e state facendo per i più poveri.
Aiutare bene i poveri non è facile
Ho la fortuna di lavorare insieme ad un sacerdote bengalese che ha sulle spalle molti anni di esperienza pastorale. Grazie al Signore, sto imparando molte cose, sopratutto nell'attivare una carità intelligente, che rispetti le persone e favorisca una mentalità di corresponsabilità.
È molto forte la tentazione di venire incontro ai bisogni della gente in tutto e per tutto, vedendo la loro drammatica situazione. Ma si rischia di renderli dipendenti, creando ulteriori problemi.
La formazione dei giovani
La nostra missione comprende otto comunità di villaggio. Le più lontane si trovano a 30 chilometri dal centro della missione, dove noi risiediamo. Adesso le strade sono in buone condizioni e posso raggiungere velocemente i luoghi dove devo andare per il mio lavoro missionario, sia con la moto che con la macchina o i mezzi pubblici I cristiani cattolici sono circa 3.500 . Nel 2002, sono nati 60 bambini, mentre sono morte 17 persone anziane.
Il mio lavoro, per ora, è di assistere il parroco nelle attività della missione. In particolare , coordino, insieme ai catechisti, la pastorale dei bambini e dei giovani. Ci sono anche sei suore della Congregazione di Maria Bambina.
Si occupano soprattutto della scuola elementare, che abbiamo nella missione, con 700 alunni. Quest' anno daremo inizio a una scuola per soli ragazzi , per le classi medie inferiori , in un villaggio non molto lontano dal centro della missione. Per le ragazze, invece, abbiamo già una scuola nella nostra missione .
