Bangladesh: Scuola per i figli
Goutomo è un ragazzo di un villaggio vicino a Satkhira in Bangladesh. Solo tre famiglie sono cattoliche, in mezzo a hindu e musulmani. Suo papà fa il calzolaio. Ogni mattina va al bazar e riesce a tirar su un euro al giorno; nei giorni di mercato (due volte la settimana) porta a casa qualche centesimo in più. La vita in villaggio è dura e non c'è lavoro per tutti. Molti emigrano in città: riparano scarpe o trasportano persone e merci sui risciò, ma riescono a mandare a casa pochi spiccioli.
Con grandi sacrifici, Subash manda Goutomo a scuola perché impari a leggere e scrivere. Ma a metà anno il ragazzo non vuole più andarci. Piange: i compagni lo chiamano "muci" (intoccabile!) e lo isolano come un reietto. Cosa fare? Subash viene a sapere che alla missione di Borodol i ragazzi possono studiare in santa pace. Va, parla con il missionario, che accetta Goutomo.
Nelle nostre missioni a Borodol, Bagerhat, Baniarchor e Satkhira, prendiamo ragazzi come Goutomo, che altrimenti non potrebbero studiare. Cerchiamo di far studiare tutti, ragazzi e ragazze. Oltre la scuola, hanno bisogno di cibo, vestiti e cure mediche. È una grande scommessa sul futuro del Bangladesh. Chiediamo un sostegno di 10.000 euro, per due anni. È possibile l'adozione a distanza con un contributo di euro 15 al mese.
Ringraziamo tutti coloro che ci sosterranno.
p. Mimmo Pietanza, sx - superiore dei saveriani in Bangladesh.