Associazione di vedove cattoliche
Nella diocesi di Bergamo esiste un'associazione delle vedove cattoliche. È stata fondata nel 1926, su ispirazione di mons. Roncalli (poi papa Giovanni XXIII) con il nome di "Associazione S. Francesca Romana Vedove Cattoliche Bergamasche".
Le finalità di questa associazione sono molto attuali, di grande ispirazione cristiana, missionaria e umana nello stesso tempo. Ecco cosa si legge nella sua presentazione ufficiale.
"L'associazione intesse una rete di solidarietà tra le persone vedove. Cura la formazione spirituale attraverso ritiri, esercizi, pellegrinaggi. Organizza incontri culturali, ricreativi, di socializzazione. Sostiene progetti di promozione umana e religiosa in Italia e nei Paesi in via di sviluppo, specialmente a favore delle donne e dei bambini".
Impegnate in 140 parrocchie
L'associazione è molto diffusa in diocesi, è presente in 140 parrocchie dove svolge tante attività di animazione e servizi vari alla comunità, anche nel carisma della consolazione e della misericordia. Dal centro dell'associazione viene diffuso un bollettino semestrale stampato in seimila copie, il cui titolo è "Messaggero di consolazione". Già questo titolo è un programma. Davvero queste donne sono portatrici di consolazione e di solidarietà. Ci fanno pensare alle vedove del tempo dell'apostolo Paolo.
Quante cose fanno le vedove in una parrocchia! C'è chi organizza le feste in oratorio, chi si mette a disposizione per il decoro della chiesa, chi fa catechismo, chi è ministro straordinario della Comunione, chi va a visitare i malati, chi si impegna nella Caritas e per le missioni. Molte fanno parte del consiglio pastorale. E non manca chi segue la pastorale famigliare.
Soprattutto le vedove trasmettono ai nipoti l'amore per Gesù e diventano quindi missionarie. La cosa più importante però è quella di vivere la propria condizione non in modo passivo, ma come una vera vocazione.
Collegate alla missione
C'è da aggiungere anche il cosiddetto "Progetto Giuditta", che si prefigge tre obiettivi principali:
- - aiutare le persone sole e anziane a superare la solitudine;
- - stimolare l'auto-aiuto e la creatività, facendo appello alle proprie risorse personali e professionali;
- - far conoscere le realtà istituzionali e di volontariato presenti sul territorio.
L'associazione vedove cattoliche aiuta molto le missioni, essendo animata da un grande spirito missionario. Non poche di loro sono in relazione con i saveriani e le saveriane: chi con quelli del Brasile-Amazzonia (per la stampa e diffusione di Bibbie); chi con i confratelli dell'Indonesia (a cui inviano offerte per sante Messe in suffragio dei mariti e delle vedove defunte); altre per i missionari del Bangladesh. L'associazione promuove anche l'iscrizione alla santa Messa perpetua che si celebra ogni giorno nella casa madre dei saveriani a Parma.
Conferenza, Messa e tè
Fra le vedove dell'associazione ci sono anche alcune mamme o sorelle di missionari saveriani, come le mamme di p. Adriano Armati e Danilo Moreni, le sorelle di p. Romano Rolli e di p. Giuseppe Arnoldi, Emma, che fa parte della direzione dell'associazione.
Il 24 gennaio abbiamo avuto il piacere di accogliere nella nostra sede di Alzano un bel gruppo di vedove cattoliche per un ritiro spirituale: preghiera, meditazione, adorazione, confessioni, Messa, e infine un tè caldo per tutte.
Noi siamo lieti di ospitarle e di mantenere una stretta relazione con quest'associazione che ci aiuta a ravvivare la nostra fede missionaria e il nostro impegno per fare del mondo una sola famiglia.
Invitiamo tutte ad aderire alla "campagna di preghiera per le vocazioni missionarie", lanciata a gennaio e febbraio su questo mensile "Missionari Saveriani": Gesù stesso ci ha inviato a "pregare il Signore perché mandi operai nella sua messe".