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Aprendo il calendario: All’inizio dell’anno vorremmo sapere...

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Lo scorso novembre Missionari Saveriani ha offerto, a tutti i lettori e lettrici, il nostro calendario, portatore dei nostri auguri per l'anno nuovo. è un utile strumento che permette di contare i giorni che Dio ci dona per farci "giungere alla sapienza del cuore".

Il tempo sembra accorciarsi sempre più con il suo passare. Non vi sembra, infatti, ieri il capodanno del 2011? Come erano interminabili le stagioni, soprattutto gli anni scolastici, quando eravamo ragazzi; e come invece scivolano via in fretta oggi le settimane!

Vorrei scrutare, sapere...

Sfogliando il calendario, è spontaneo chiederci che cosa ci porterà il nuovo anno; vorremmo sapere che cosa ci riserva, e magari determinarne il corso. Ogni cultura e ogni epoca per scrutare il futuro ha me­todi propri, basati di solito su credenze religiose o magiche, forme di divinazione o di interpretazione dei sogni. Con l'affermarsi della scienza, questi metodi si sono perfezionati, grazie anche alla fisica e alla matematica.

Oggi cresce la fiducia di riuscire a calcolare non solo la durata dell'universo - cosa per sé accessibile -, ma anche a prevedere la fine del mondo e a prolungare la vita umana. Qualche mese fa in un giornale nazionale - che si crede serio - è apparso un articolo che apriva con questa frase: "I primi esseri umani destinati a vivere fino alla soglia dei mille anni sono quasi certamente già nati". Sarà vero? 

Le pretese della scienza sembrano senza limiti. E non da oggi. Scriveva Pierre-Simon de Laplace (morto nel 1827): "Un'intelligen­za che, in un dato istante, potesse conoscere con precisione lo stato dell'universo e che fosse ab­bastanza grande da sottoporre questi dati all'a­nalisi, potrebbe ricavarne l'evoluzione dei più grandi corpi e dell'atomo più leggero: nulla ne risulterebbe incerto; l'avvenire come il passato sarebbe presente ai suoi occhi".

L'illusione del successo

Ma pensare di prevedere l'avvenire, e magari anche il comportamento umano, è un'illusione. Perché l'uomo, dotato dal Creatore di una scintilla della sua libertà sovrana, rimane pur sempre una persona libera che annulla ogni previsione esatta sul suo comportamento. E anche perché la fisica dei quanti ha scoperto che nella materia si annida "un'eliminabile indetermina­zione" che manda in tilt il mondo delle scienze esatte; figuriamoci il mondo etico, politico o sociale!

Eppure anche oggi persiste la voglia di conoscere, spiegare e determinare il futuro delle persone e della società. Questo spiega il successo degli oroscopi - quotidiani, mensili e annuali -, ricercati come un oracolo sicuro, per la gioia e il lucro dei ciarlatani che li pubblicano. Spiega il successo anche delle previsioni finanziarie ed economiche, sti­late con intelligente tempismo e sicumera da consulenti finanziari dell'economia (le agenzie di rating), a cui poco interessa l'esattezza delle previsioni, e meno ancora i rischi cui sottopongono il sistema economico con grave danno di tutti coloro che vogliono vivere con serietà.

Le chiacchiere e la fede

La creduloneria, componente i­nestirpabile della natura umana, refratta­ria anche alle controprove più evidenti, ha però un altro effetto negativo: quello di paralizzare la necessaria reazione e l'impegno a costruire il futuro. È un fatto evidente: meno si crede in Dio, relegandolo ai margini della vita, e più ci si affida agli oroscopi e alle chiacchiere umane.

Non sono solo i nostri fratelli più poveri in Africa, Asia e America Latina, vittime dell'ignoranza, a credere agli stregoni e agli sciamani. Anche nel nostro mondo moderno, illuminato e razionale, impera la creduloneria.

La fede invece, all'inizio dell'anno nuovo, ci insegna a invocare lo Spirito Santo perché ci illumini per vedere dove si deve andare, ci sostenga nell'affrontare giorno per giorno la vita e infine ci aiuti a immettere nella storia quella carica di carità e di verità, di fraternità e di solidarietà che la renda umana.

Dio nel nostro cuore

La Parola ci assicura che i nostri giorni "sono nelle mani di Dio" (salmo 31) e ci richiama un'affermazione risuonata molti secoli fa e sempre vera: "Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono e ciò che richiede il Signore da te: praticare la giustizia, amare con tenerezza e camminare umilmente con il tuo Dio" (Michea 6,8). A questa, fa eco una parola di Gesù nel vangelo di Luca (12,30-32) che possiamo tradurre così: "Non state in ansia per il vostro futuro. Il Padre vostro conosce i vostri bisogni. Al cuore della vostra vita mettete Dio, e il resto vi sarà dato in aggiunta. E non abbiate paura".

Buon anno, carissimi lettori!



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