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2022: preparare i cuori all’incontro

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Il 1° gennaio del 1924, nella sua omelia per l’anno nuovo, san Guido Maria Conforti diceva: “Dono preziosissimo è il tempo e il Signore ce lo concede perché traffichiamo nell’acquisto della virtù e nella pratica del bene”. Il tempo, infatti, per il cristiano non è un ripetersi di eventi stagionali, ma un cammino che porta verso un compimento.

Quando un anno si conclude non è un tempo che finisce, ma un passo verso la meta sperata. Proprio perché per il cristiano il tempo è già pieno di eternità grazie al mistero dell’Incarnazione, diventa per lui un momento di crescita verso una più grande pienezza rappresentata dal Cristo, uomo perfetto, che è l’alfa e l’omega del tempo e dell’universo. Nel tempo e nello spazio che è il nostro, l’uomo Dio-con-noi, l’Emmanuele, ci guida e ci ispira verso il compimento in cui Dio tutto riempie con il suo amore.

Questa crescita nella virtù e nell’esercizio del bene, per fare del mondo una sola famiglia in Cristo, come era solito dire san Guido, papa Francesco la concepisce come “tempo d’incontro” (FT 66) dove l’esistenza di ciascuno è legata a quella degli altri, nell’intento di dare vita a una più grande fraternità. “Desidero tanto che, in questo tempo che ci è dato di vivere, riconoscendo la dignità di ogni persona umana, possiamo far rinascere tra tutti un’aspirazione mondiale alla fraternità” (FT 8). A questo grande ideale di solidarietà il cristiano deve poter destinare tempo, impegno e beni (cfr. FT 36).

Visto in questa ottica, il calendario 2022, che trovate in questo numero, diventa uno strumento per accompagnare tale crescita personale e comunitaria: la pedagogia della liturgia con le domeniche e i vari tempi dell’anno che ci illustrano la vita di Gesù; la compagnia dei santi e delle sante che con il loro esempio ci mostrano come hanno incarnato il Vangelo di Cristo; e quest’anno, accogliendo il desiderio del papa di crescere in fraternità, la sua ultima enciclica “Fratelli tutti”.

p.2 CONFORTIP. Alfiero Ceresoli, profondo conoscitore del Fondatore dei saveriani, ci ha aiutato nella scelta di alcuni brani sulla fraternità, quasi fossero un’anticipazione della riflessione fatta nell’enciclica da papa Francesco. Ne è uscita una simbiosi che attraversa il tempo, proprio perché il messaggio della fraternità universale, essendo di natura divina, percorre il tempo solcando i secoli, mantenendo la stessa passione.. L’accoppiata San Guido e papa Francesco è coniugata poi da confratelli che, vivendo in luoghi diversi, fanno crescere questa fraternità con la creatività del quotidiano e ispirano anche noi nella virtù e nell’impegno.

Potrebbe risultare un’impresa ardua sintonizzarci sulla frequenza della fraternità visto il mondo aggressivo nel quale abitiamo, la cultura individualista che respiriamo e lo spirito di competizione che lo caratterizza. Ma è proprio in questa realtà che, come cristiani, siamo chiamati all’annuncio del Vangelo della fraternità, accogliendo, ascoltando, incontrando le persone, testimoniando la bellezza della fede, diffondendo attorno a noi gioia di vivere, entusiasmo, voglia di fare il bene. Ecco allora l’augurio che ci possiamo fare per questo nuovo anno 2022: in un mondo tentato dalla cultura della costruzione dei muri che impedisce l’incontro con l’altro, facciamo di questo tempo un esercizio per “preparare i nostri cuori all’incontro con i fratelli al di là delle differenze di idee, lingua, cultura, religione” (FT 254).

Credere nella fraternità e trasformarla in azioni per farla crescere, significa sperare concretamente in un Dio che è Padre e che noi, figli e figlie, possiamo guardare agli altri come fratelli e sorelle, dando vita al tempo della grazia e allo spazio del Regno fino a renderlo eterno.



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