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Animazione Missionaria e Vocazionale

Desio (MB)


  • Via Don Milani, 2 20832 Desio MB

  • 0362 625035
  • 0362 632267
  • desio@saveriani.it
  • C/C Postale: 00358200
  • IBAN: IT 71F06230 33100 000046222194 (Cariparma Credit Agricole, Desio)
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Presentazione

La nostra casa vuole dunque essere “spazio aperto” di condivisione con la famiglia saveriana, composta dai missionari saveriani, dalle missionarie saveriane e dai laici saveriani. Insieme incroceremo cammini di vita alla luce di Cristo con un grande desiderio di felicità e di pace.

Cdesio celebrazionei rispecchieremo in tanti popoli con i loro volti, le loro storie e con le sfide come la pace, la giustizia, il dialogo interreligioso e interculturale, la salvaguardia del creato.

Qui, dall’inizio alla fine, la missione è intesa come incontro tra persone in Cristo che, secondo continenti, modalità e tempi diversi, suscita sfide, accende il cuore di desideri e porta a formulare progetti.

Offriamo, dunque, strumenti di animazione, itinerari e proposte di formazione, incontri di Spiritualità alla luce del Vangelo, l’ascolto di testimoni, di missionari che hanno già fatto la loro scelta di vita accanto agli ultimi del mondo.

Insieme, ci collegheremo con tante persone già impegnate nella diffusione del Vangelo e anche noi potremo scoprire cammini per farlo a partire dal nostro territorio, dal nostro ambiente lavorativo, scolastico o universitario, per essere anche noi proiettati verso gli altri… “fino agli estremi confini della terra!

UNA SOSTA A PARMA PRIMA DI ANDARE IN CONGO

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Sara, Davide, Marco, Giovanni e Simone insieme al p. Emmanuel sx si stanno preparando al viaggio missionario nella Repubblica Democratica del Congo. Questi cinque giovani vengono da Milano, Udine e Toscana. Il periodo scelto per questa esperienza è dal 18 luglio al 12 agosto 2018. La preparazione è iniziata nel mese di gennaio. Una sosta importante è a Parma nella casa madre dei missionari saveriani.

Alle 13.30 partiamo da Milano. Al bordo della macchina viaggiano Sara, Giovanni, Davide, Marco e Emmanuel come autista. A Parma ci aspetta Simone che è arrivato da Pistoia. Arriviamo a Parma alle 15,45. Ad accoglierci c’è Pietro Rossini, studente saveriano. Ci sistemiamo nello Studentato e subito ci rechiamo in santuario dove padre Ermano Ferro ci stava aspettando.

Si inizia un viaggio nel cuore della nostra famiglia missionaria. Dove troviamo il percorso circa il succo della spiritualità saveriana.

Padre Ferro racconta prima di tutto chi è mons. Guido Maria Conforti. Solo dopo questa introduzione circa l’incontro tra Gesù e il piccolo Conforti, padre Ferro racconta la dimensione missionaria che caratterizza l’altare del santuario. L'ambone che rappresenta cinque continenti, l’altare sopra il mondo, la croce che porta il martirio, le sofferenze e la speranza del mondo. E si arriva al mosaico con la trinità circondata da quelli che si sono lasciati toccare dall’Amore del Signore anche fino al martirio.

In modo particolare p. Ermano insiste sulla conversione del Saverio. Aveva un desiderio nel cuore. Voleva diventare grande. Voleva fare carriera. Ma alla domanda di Sant’Iganzio “E dopo la carriera? E dopo l’onore di questo mondo? E dopo? E dopo?” Domanda che il Signore Gesù aveva già posto “quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?” (Lc 9,25). La risposta di Sant’Ignazio è stata sconvolgente. L’amore più grande è Dio. Tutto finirà, ma l’Amore di Dio rimane. Lasciò tutto per annunciare il Vangelo nel mondo intero.

Visitiamo la tomba di san Conforti. Dopo di che si arriva ad un punto importante, centrale per i figli di Conforti. Il crocifisso. Segno dell’amore estremo del Padre. Questo amore spinge. L’Amore che non si può trattenere. Non accetta di sedersi. L’incontro con il Crocifisso Risorto trasformerà la sua anima immettendoci quello slancio missionario per annunciare a tutti questo vangelo di gioia, di libertà-liberazione affinché tutto il mondo diventi Famiglia in Cristo.

Dopo la visita al santuario andiamo al primo piano dove visitiamo le memorie saveriane.

Un incontro provvidenziale è quello con p. Amato Sebastiano. L’attuale regionale del Congo. P. Amato in modo vivace e chiaro ci racconta circa i suoi primi passi in Congo fino alla situazione attuale. Ci parla della situazione culturale, politica, sociale, ecclesiale e in modo particolare della missione dei Saveriani: l’Evangelizzazione con la liturgia, la catechesi, il catecumenato, l’istruzione/educazione, la sanità... Quello che colpisce è il modo di celebrare in Congo. La messa è una festa. Tutta la comunità è coinvolta nella preparazione liturgica. Ci dà il benvenuto in Congo e augura di ritrovarci tutti in congo l’estate prossima. Il tempo si fa breve, ci salutiamo.

Quindi ritorniamo nello studentato dove la comunità ha preparato la Lectio Divina. Tutti intorno alla Parola di Dio abbiamo pregato. Abbiamo condiviso. Ci siamo ascoltati. La comunità dello studentato prega per il nostro viaggio. Il Vangelo ci parla del comandamento di Amore. “Non cè un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici”. Andare in Congo per vivere la missione fuori del paese, giocando con migliaia di bambini, accanto ai poveri, visitando profughi, celebrando con le comunità è il mettere in pratica questo comandamento dell’amore. La serata nello studentato si conclude con un momento di gioco durante il quale ci siamo conosciuti a vicenda e si sono annodate nuove relazioni belle e profonde.

La domenica concludiamo la nostra sosta a Parma con la messa e la visita al museo dove assaporiamo l’internazionalità della nostra famiglia.

In conclusione, esprimo la mia gratitudine perché Dio è stato buono con noi. Dio ha afferrato per sempre il cuore di san Conforti che ha saputo dire il suo “”.

Ritornare a Parma, per me, è sempre ritornare alla sorgente dove posso attingere l’acqua.

E quella domanda che Gesù fece più di duemila anni fa riecheggia nelle mie orecchie: “quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?” (Lc 9,25.)



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