Tra le tante persone che si mettono al servizio della comunità parrocchiale, c’è un gruppo particolare. Si chiama “GRUPPO SANTA MARTA” (dal nome della sorella di Lazzaro e Maria che si metteva sempre al servizio di Gesù e degli apostoli). Sono delle persone preziose che offrono il loro servizio in silenzio (non vuol dire senza parlare, ma senza farsi vedere). Per loro è importante che la chiesa, sia quella parrocchiale come quella delle succursali, sia pulita, in ordine e accogliente. Naturalmente per le grandi feste chiederanno l’aiuto anche dei gruppi e delle comunità di base per abbellirla, per la pulizia esterna e anche per condividere la gioia (cioè mangiare qualcosa insieme). Ho visto che questo gruppo si trova spesso nelle parrocchie in Sardegna. Diverse persone si incaricano per un anno della pulizia e del decoro di una delle cappelle della chiesa e,a turno, della pulizia. Basta vedere, soprattutto per le grandi feste, ma anche per le domeniche, è un tutto un via vai di persone che puliscono, tolgono la polvere, lavano per terra e riempiono gli altari di fiori. E’ quello che ho visto anche nelle parrocchie in Africa. Sono soprattutto delle donne, ma l’aiuto degli uomini è accettato per i lavori più impegnativi. Tanto tempo fa, ci ricordiamo, si facevano le pulizie pasquali, non solo nelle chiese, ma anche nelle case e questo faceva capire l’amore per il luogo dove si abitava e per quello in cui si condivideva la fede. Le vedevi fare tutto volentieri, dopo il lavoro di casa. Spesso mancava l’acqua (non c’era l’acquedotto) e bisognava andare al fiume a prenderla. Ma le mamme africane sono piene di fantasia. Invitavano anche le figlie e i figli ad andare ad attingerla, così la tradizione, il piacere di fare le cose belle per tutti si tramandava. E quindi era spontaneo, normale, la domenica, ogni tanto, dire loro grazie per il servizio che facevano.