Un canto d’amore da 80 anni
Le missionarie di Maria-Saveriane sono nate ottant’anni fa, il 24 maggio 1944, dal sì di Celestina Bottego al progetto del Saveriano p. Giacomo Spagnolo. Con tale opera, egli intendeva realizzare l’intento del Fondatore dei missionari Saveriani, il santo vescovo Guido Maria Conforti, morto prima di darvi attuazione, nel 1931. La casa di Celestina, a Parma, divenne la Casa madre delle Saveriane, porto di passaggio per tante mete in America, Africa ed Asia e, soprattutto attualmente, luogo di accoglienza e cura nelle situazioni di malattia e anzianità. “Voi dovete sentirvi come figlie di mons. Conforti, poiché figlie del suo desiderio, del suo pensiero, del suo spirito, delle sue regole e della sua azione, anche se mediante l’opera dei suoi figli”, scriveva p. Giacomo nel 1966. Come i Saveriani, le Saveriane sono esclusivamente missionarie, consacrate con la professione religiosa; vivono in comunità, vestono in abito laico e cercano di essere essenziali nelle strutture per il servizio ai popoli ove sono inviate. “Ovunque siamo - scriveva Madre Celestina - la nostra vita deve trasformarsi in un canto d’amore e di ringraziamento a Dio e le nostre anime unirsi nella carità più grande”.
Offrire fin da questa terra opportunità di vita più piena è entrare nel vortice di vita generato nel mondo dalla resurrezione di Gesù e camminare verso la pienezza finale con segni che generano gioia, dignità, libertà nuove.