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CONGO RD / NUOVE TRAPPOLE NEL CAMMINO VERSO LE ELEZIONI

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Nel suo messaggio pasquale, mons. Sikuli Paluku Melchisedeck, vescovo della diocesi di Butembo-Beni, Congo RD, denuncia l’ennesima mssacro di 11 persone ad opera dei presunti ribelli. Il vescovo si chiede:

          “Come spiegare il sorgere di gruppi armati nel territorio di Lubero, per non parlare dell’Ituri, in questo inizio di anno elettorale? Eppure non lontano dai luoghi dell’attacco ci sono posizioni delle Fardc (Forze armate del Congo RD, l’esercito congolese) e la Monusco (Missione Onu per la stabilizzazione del Congo) per la protezione della gente [...] Chi sarebbero questi ribelli?”.

Questi fatti corroborano le ipotesi, avanzate anche per altre province del Congo RD, che tali scontri facciano parte di una strategia politico-militare per ostacolare le elezioni, il ritorno al regime costituzionale e allo stato di diritto. Sicché, mentre, sul piano politico, la Cenco (Conferenza episcopale nazionale del Congo) si batte per il rispetto del calendario elettorale, un’altra incognita incombe sulle sorti dello svolgimento trasparente e libero delle elezioni.

Dal canto suo, la Ceni (Commissione elettorale nazionale indipendente) deve ufficializzare la lista attualizzata dei partiti politici. Impresa non facile, perché molti partiti, soprattutto quelli all’opposizione, si sono ormai da tempo “sdoppiati”, avendo il loro equivalente tra i partiti della Maggioranza presidenziale (Mp).

L’ultimo atto legale prodotto dal presidente Kabila prima che scadesse il suo mandato, fu quello di nominare un nuovo primo ministro Samy Badibanga (dal novembre 2016 al maggio 2017), disertore del partito di opposizione Udps (Unione per la democrazia e il progresso sociale). Nel maggio 2017, Kabila cambia primo ministro nominando Bruno Tshibala, altro disertore dell’Udps. La loro appartenenza politica è stata subito registrata come membri dell’Udps/Mp (Maggioranza presidenziale).

Questo processo di inquinamento dell’opposizione è avvenuto anche per altri partiti, che ora si trovano in campi avversi, dell’Opposizione oppure della Maggioranza presidenziale. In questo modo è stata anche inquinata l’applicazione degli Accordi di San Silvestro (31 dicembre 2016) con la nomina di persone uscite dal loro partito di Opposizione di origine.

Ora, quando si tratterà di attualizzare la lista dei partiti politici da cui dovranno uscire i candidati alle elezioni, presidenziali e legislative, quali saranno i partiti che saranno riconosciuti dalla Ceni

Come si può notare, pur restando all’interno della logica organizzatrice delle elezioni, le trappole nelle quali le elezioni possono cadere sono ancora molte.



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