Skip to main content
Condividi su

I Rohingya sono una minoranza musulmana continua a subire gravi discriminazioni dal governo e dagli estremisti buddhisti del Myanmar. Dal 1992, il governo non li riconosce come cittadini, ma li considera immigrati bengalesi, costringendoli a farli sfollare verso campi profughi. Pubblichiamo la riflessione del cardinale Patrick D'Rozario, arcivescovo di Dhaka, in Bangladesh, tradotta da p. Marcello Storgato. 

L’umanità è attaccata nel mondo da così tanta gente, in tanti luoghi e in tanti modi.

L’ultimo attacco e crimine contro l’umanità è sui Rohingya nello stato Rakhaine del Myanmar, che ha portato a un enorme esodo di gente, estimabile a più di 400mila persone, che hanno lasciato le loro case e sono entrate in Bangladesh, senza sogni né speranze per il futuro, solo per salvare la propria vita: un’urgenza tanto umana di fronte ad atrocità così disumane.

Gli attacchi sono in corso, ma l’umanità non è totalmente distrutta. Esempio di eccellenza, il Bangladesh ha aperto le frontiere al flusso dell’umanità sofferente. Bangladesh non ha solo aperto i confini, ha anche aperto i cuori con amore e compassione verso bambini, donne, anziani, malati, feriti e anche ai migliaia che non sono ancora nati. È un esempio di maternità verso l’umanità, quello manifestato dal Primo Ministro della nazione, Sheikh Hasina, e anche dalla gente del Paese. Il Bangladesh sta facendo ciò che può; dalla sua povertà sta condividendo la sua ricchezza di valori umani, il tesoro della nostra cultura.

Se non altro, l’amorevole e compassionevole gesto del Bangladesh dovrebbe almeno risvegliare la consapevolezza del mondo, fare appello alle coscienze dell’intera umanità ed esercitare una pressione interiore sulle autorità del Myanmar, per tornare all’umanità senza aver bisogno di ricorrere a calcoli politici, religiosi, etnici e storici.

L’amore del Bangladesh dovrebbe far pressione sul Myanmar per aprire le frontiere, le coscienze e i cuori a ricevere i loro fratelli e sorelle indietro nelle proprie case assicurando loro dignità, sicurezza e diritti. In questo modo l’umanità sarà nuovamente risuscitata dalla morte che viene spiegata con tanti argomenti secondari.

I valori etici e spirituali hanno un potere che il potente non conosce. I potenti, in Myanmar o dovunque nel mondo dovrebbero imparare questa lezione per poter servire l’umanità.

Il grido dei Rohingya sofferenti hanno raggiunto le nostre orecchie; i nostri occhi hanno visto le loro miserie; i nostri cuori sono stati toccati da compassione. La chiesa cattolica in Bangladesh, attraverso la Ong Caritas Bangladesh, sta aspettando con urgenza il permesso da parte delle competenti agenzie governative per accorrere nell’area e stare al fianco alle vittime, e rispondere con urgenza fornendo un po’ di cibo, vestiti, acqua, medicine, per la loro sopravvivenza; e soprattutto per offrire ai nostri fratelli e sorelle nel bisogno la compagnia di amore e compassione.

Grazie al santo padre papa Francesco, che ha sempre preso la parte delle vittime Rohingya, e che è con noi. La nostra gratitudine a Caritas Internationalis, interamente dedita al fianco dei rifugiati, attraverso la locale Caritas Bangladesh.

Nella presente situazione, la carità sia la prima e principale preoccupazione. Che tutti noi, inclusa la chiesa, possiamo essere un ospedale da campo, che risponde con urgenza ai bisogni urgenti. La carità immediata è ciò di cui c’è più bisogno ora. Nessun altro motivo e argomento dovrebbe mettere in ombra o far diventare assurdo il focalizzarsi sul reale bisogno cioè, mostrare concretamente il nostro amore, la nostra compassione e solidarietà ai rifugiati, umanità sofferente in questa parte del mondo.

La chiesa locale accompagnerà sempre con la preghiera coloro che, in un modo o in un altro, sono coinvolti nella crisi, coloro che si preoccupano del benessere della popolazione sofferente, e coloro che vanno a servire questa popolazione. Le grida del povero salgano fino a Dio, che è Uno per tutti.



Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito